Tecné di Giugno dedica ampio spazio alla nuova nata in casa Assistec: Robofeed Flexi.
L’intesa vincente. Dalla collaborazione di Assistec con SCHUNK, nasce la linea Robofeed Flexi-RC2, un’isola robotizzata modulare, in grado di asservire fino a tre macchine utensili.
di Alfredo Pennacchi
Uno degli ostacoli principali che può incontrare un system integrator durante la progettazione e installazione di sistemi automatizzati per l’asservimento di macchine utensili CNC è l’adattamento dell’isola robotizzata agli spazi delle officine meccaniche, spesso differenti.
Non sempre una soluzione standard in commercio è in grado di adattarsi alle esigenze dei clienti e di Industria 4.0, inoltre le soluzioni personalizzate aumentano di gran lunga i tempi di progettazione e l’investimento finanziario.
Per risolvere questo tipo di problematica, Assistec - che opera nel campo dell’assistenza elettronica e meccanica per la risoluzione di anomalie o fermi macchina - ha progettato un sistema robotizzato per l’asservimento delle macchine utensili standard, con un elevato potenziale di personalizzazione e capace di adeguarsi alla maggior parte delle officine meccaniche.
È così che nasce la linea Robofeed Flexi. UN NUOVO CONCETTO DI ISOLA ROBOTIZZATA
Esistono una serie di plus tecnologici che differenziano Robofeed Flexi dalle altre isole robotizzate presenti sul mercato; in particolare, è la progettazione del sistema di automazione a fare la differenza, che prevede la divisione astratta dello spazio in moduli da dedicare all’isola stessa e il posizionamento dei vari componenti negli spazi individuati che si prestano al miglioramento dell’efficienza di processo.
Su ogni modulo dell’isola è possibile posizionare i diversi elementi che la compongono: magazzini, robot, scaffalature, stazione di carico, pallet e stazioni di finitura, controllo qualità. Questo permette di organizzare al meglio lo spazio e le lavorazioni, anche grazie alle dimensioni di Robofeed Flexi che vanno da 2 x 3 m a 4 x 4 m.
È possibile integrare diversi tipi di pallet, scaffali e magazzini, come il nuovo modello a cassetti ideato da Assistec; si tratta di una cassettiera a torre con cassetti sia motorizzati dal lato del robot, sia manuali dal lato dell’operatore , che permette l’interazione e la continuità della produzione. Inoltre, il nuovo sistema portapezzi della cassettiera permette all’operatore di movimentare un maggior numero di particolari lavorati senza grandi sforzi fisici. Sono disponibili, a completamento dell’isola, ulteriori integrazioni, come sistemi di visione 3D, sistemi di misurazione ottica o fisica, stazioni di soffiaggio e di riqualifica.
Plus tecnologici per un'automazione a 360°
Una delle possibili configurazioni della linea Flexi, è Robofeed Flexi-RC2, frutto di una profonda sinergia tra imprese. Assistec ha ideato il configuratore che permette di studiare insieme al cliente la soluzione migliore per soddisfare i bisogni produttivi del momento, mentre un sistema innovativo di presa e di bloccaggio realizzato dal Gruppo SCHUNK GmbH & Co. KG (www.schunk.com) garantisce la lavorazione di tutte le facce dei pezzi grezzi in completa autonomia. In questo modo è garantito un aumento della produttività, consentendo agli operatori di dedicarsi ad altri compiti. L’innovazione più significativa è rintracciabile nel sistema di presa della morsa autocentrante che, completata con il modulo a punto zero, permette di ottenere un sistema di carico e lavorazione perfettamente sintonizzato. Per quest’isola è stato scelto, infatti, il nuovo sistema R-C2 by Gressel, la morsa autocentrante che diventa mano di presa prodotta da Gressel AG (www.gressel.ch), azienda svizzera di proprietà del gruppo SCHUNK, storico produttore di morse manuali. Questo sistema rivoluzionario, progettato in collaborazione con la divisione Rendering 3D Robofeed Flexy, modularità 4 x 4 m: due macchine due magazzini. VERO-S SCHUNK, modulo a punto zero appositamente sviluppato per applicazioni d’automazione. Per maggiori informazioni su Robofeed Flexy inquadra il Qrcode. Gripping Systems di SCHUNK, consente di manipolare pezzi grezzi e posizionarli direttamente in macchina, grazie al modulo a punto zero VERO-S SCHUNK, appositamente sviluppato per applicazioni d’automazione. Il robot preleva il pezzo da lavorare dal magazzino e lo porta in macchina, fissando la pinza al modulo a punto zero. Questo passaggio evita appoggi imprecisi e inutili perdite di tempo in passaggi di presa. Finita la lavorazione è sufficiente che il robot riagganci la pinza per lo stoccaggio del pezzo lavorato. RC2 by Gressel offre la possibilità di aggiungere un modulo per la lavorazione della sesta faccia, attraverso un semplice scambio di presa tra due pinze. Inoltre, un numero limitato di morse consente di lavorare pezzi di svariate misure e dimensioni, grazie alle ampie escursioni delle griffe.
Post Recenti
-
Le macchine a controllo numerico (CNC) rappresentano una delle innovazioni tecnologiche più importanti dell’era industriale moderna.
La loro capacità di automatizzare e standardizzare operazioni complesse ha cambiato il volto della produzione, trasformando processi artigianali in sistemi di precisione industriale su larga scala.
La diffusione delle macchine CNC ha permesso di ridurre gli errori umani, aumentare la produttività e, soprattutto, garantire una ripetibilità delle lavorazioni che altrimenti sarebbe stata impossibile. Ciò si è rivelato particolarmente cruciale in settori dove precisione, efficienza e velocità sono vitali, come l’industria aerospaziale, l’automotive, la meccanica di precisione e la produzione di dispositivi medicali.
Una delle ragioni principali del successo delle macchine CNC è la loro capacità di eseguire con estrema precisione operazioni che prima richiedevano l'intervento manuale di operai specializzati.
Con le CNC, invece, una volta programmata la lavorazione, la macchina può eseguire una sequenza infinita di operazioni senza perdita di precisione, risolvendo problemi di variabilità e migliorando la qualità del prodotto finito.
A questo punto la domanda potrebbe sorgere spontanea: quando sono nate le macchine CNC e come hanno raggiunto questo livello di sofisticazione?
-
Le macchine utensili tradizionali e le macchine a controllo numerico (CNC) sono entrambe utilizzate per lavorazioni meccaniche ma presentano differenze significative per quanto riguarda diversi aspetti pratici fondamentali.
Quindi, se ti stai chiedendo se siano meglio le macchine CNC di quelle tradizionali o se sia arrivato il momento di sostituire i tuoi macchinari con soluzioni automatizzate, di seguito troverai tutti gli elementi di cui hai bisogno per una valutazione approfondita della questione.
Abbiamo preso in esame 7 criteri di valutazione, esprimendo per ognuno di essi un giudizio obiettivo basato sulle applicazioni pratiche del tipo di macchinario.
-
Cos’è e come funziona il tornio a controllo numerico?
Il tornio a controllo numerico (CNC) è uno degli strumenti più avanzati e precisi nel campo della lavorazione meccanica. La sua capacità di eseguire lavorazioni complesse con elevata precisione e ripetibilità ha, a conti fatti, rivoluzionato l'industria manifatturiera, ottimizzando in maniera sensibile i processi produttivi in molti settori. Nelle prossime righe esploreremo nel dettaglio il funzionamento del tornio CNC, analizzando i suoi componenti principali, il processo di programmazione e le applicazioni di carattere pratico.
Prenderemo in esame anche le interazioni tra hardware e software, le tipologie di utensili utilizzati e le modalità di controllo dei parametri di lavorazione, per riassumere le potenzialità di una tecnologia diventata al giorno d’oggi strategicamente rilevante.